La chiesa di Sant’Eurosia
La chiesa di Sant’Eurosia

La chiesa di Sant’Eurosia

LA SANTA SIGNORA DELLE TEMPESTE

Battere le ali contro la tempesta

avendo fede che dietro questo tumulto splenda il sole.

(Virginia Woolf)
l’altare della chiesetta di Sant’Eurosia

LA CHIESA DELLA SIGNORA DELLE TEMPESTE

Dobroslava nacque nel 864 da una nobile famiglia del duca di Boemia. Rimasta presto orfana di entrambi i genitori, fu accolta dal nuovo duca Boriboy e dalla sua giovane moglie Ludmilla, che la trattarono come una vera figlia. I genitori adottivi si impegnarono attivamente nella diffusione del cristianesimo nella regione, e anche Dobroslava fu battezzata.

La leggenda racconta che, nel 880, a sedici anni, mentre attraversava i Pirenei per sposare l’erede al trono di Aragona, venne attaccata e uccisa da un bandito saraceno che aveva invaso l’area intorno a Jaca. L’uomo cercò in ogni modo di costringerla a rinnegare Dio e a diventare sua sposa, ma Eurosia resistette con fermezza. Il bandito uccise gran parte della sua scorta e inseguì la giovane mentre tentava di fuggire. Con crudeltà, le amputò le mani e poi i piedi, ma Eurosia non cedette mai nel rifiuto di rinnegare Cristo. Infine, mentre una tempesta si scatenava dal cielo, spaventando i saraceni, la decapitò.

Quando la testa di Eurosia cadde a terra, una voce più forte della tempesta proclamò dal cielo: “Sia dato a lei il potere di sedare le tempeste, ovunque il suo nome sia invocato”. Così la dolce Eurosia, canonizzata due anni dopo e celebrata il 25 giugno, divenne la signora delle tempeste, invocata contro fulmini, grandine e per proteggere i raccolti della terra.

SANT’EUROSIA ~ Sguardo Sul Medioevo

Questa chiesa dedicata a Sant’Eurosia, la signora delle tempeste, oramai depredata e svuotata di tutti i suoi quadri e marmi, era stata costruita di fianco ad enorme complesso: villa valbissera situata su una collina circondata da vigne. Forse proprio per questo l’hanno dedicata alla santa proptrettice delle tempeste e della grandine tanto temuta di contadini…

Nel medioevo la collina questo era chiamata “Castellarium” segno della presenza di un castello che oggi non c’è più, sostituito da questa struttura da molti chiamata EX Convento, che in realtà fu una villa appartenuta nel 800 a Giovanni Battista Sommariva.

La tenuta, immersa nei vigneti banini, diventa prima la residenza estiva del Sommariva, nella quale il politico cerca refrigerio dalla calura cittadina. Poi, negli ultimi anni della sua vita, sembrerebbe diventare residenza abituale, o quantomeno molto più frequentata rispetto a prima, per la vicinanza delle acque termali di Miradolo, dalle quali il Sommariva cerca rimedio alla gotta.

La Villa poi è stata acquistata negli anni ’90 da Enrico Morini, patron dell’azienda vinicola Poderi San Pietro.
Nel 2000 sono stati appaltati i lavori di ristrutturazione finalizzati alla realizzazione di una struttura ricettiva a cinque stelle.
Le attività del gruppo Morini nel frattempo, hanno cominciato a registrare importanti perdite economiche causando il successivo commissariamento e liquidazione della Poderi San Pietro che ha comportato l’inevitabile fermo dei lavori.
Dopo varie vicissitudini l’azienda è stata rilevata all’asta da una nuova cordata di imprenditori. 

Dal bando però subito sono stati esclusi alcuni immobili tra i quali proprio la Villa. Ora invece sembra siano iniziati dei lavori per recuperarla e speriamo che venga ridato l’antoco splendore anche a questa bellissima chiesa oltra che alla villa.

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