Il verde è venuto dall’altro mondo, ebbro di vento,
come rinfrescato da nuova leggerezza.
(Rumi)
Puoi ascoltare la storia di questo luogo qui: https://www.loquis.com/it/loquis/2849292/La+Chiesa+Verde
Negli anni del boom economico e di sviluppo dell’industria in Italia in alcuni casi si sono compiuti veri e propri scempi a discapito del nostro patrimonio artistico e storico. Come in questo caso che negli anni 60 per far posto ad una raffineria è stata abbattuta la meravigliosa villa Durazzo-Cataldi del 700 con interni riccamente decorati in stile rococò. All’abbattimento è sopravvissuta solo la cappella gentilizia collegata alla villa che ora è conosciuta nel mondo urbex come Chiesa Verde. Peccato che attualmente è circondata da un cantiere e a vederla da lontano nessuno si immaginerebbe la bellezza che nasconde al suo interno.
C’è però un progetto per il recupero di questa chiesa: “Adotta un monumento” che potrebbe riportare questa meraviglia visibile a tutti. Vi lascio li link anche per vedere l’interessante video in cui si può ammirare in un documentario degli anni 50, la villa Durazzo Cataldi di cui faceva parte questa chiesa prima dell’abbattimento:
APPROFONDIMENTO STORICO
Genova e il multiculturalismo sono uniti da un legame indissolubile, antico. Città di marinai, Genova impose la propria potenza sugli scambi commerciali marittimi, diventando pertanto un luogo multietnico e multireligioso. Nella storia genovese, esempi di integrazione multietnica sono all’ordine del giorno. Il più famoso, tuttavia riguarda quello della famiglia Durazzo. Arrivati sulle coste italiche alla fine del XIV secolo, a causa dell’invasione ottomana della penisola balcanica, Giorgio Durazzo e la sua famiglia furono acquistati come schiavi dal genovese Manuele De Valente a Messina nel 1387. Trasportati a Genova, furono liberati dalla schiavitù e iniziarono lentamente la loro scalata sociale. Verso la metà del ‘400, l’attività di conciatori e mercanti permise alla famiglia Durazzo di iniziare a imporsi come una delle più importanti famiglie genovesi. Nel 1528, infatti, appaiono nel registro della nobiltà ligure, sotto l’ala della famiglia Grimaldi, con il titolo di “nobili nuovi”, ossia quelle famiglie che hanno raggiunto il rango da popolani. E sarà proprio nel XVI secolo che la famiglia diventerà una delle più ricche del capoluogo ligure.
La famiglia Durazzo si è occupata per circa 3 secoli della politica genovese, insediandosi nella più alta carica della Repubblica e contribuendo allo splendore di Genova. Da famiglia emigrante a nobile di palazzo.
Uno spettacolo veramente!
Sarebbe da segnalare al FAI, se non è ancora stato fatto!
Grazie