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RED – La villa della Scala Rossa
RED – La villa della Scala Rossa

RED – La villa della Scala Rossa

Il rosso è intenso, tumultuoso,

intimo, romantico,

gravido di vita e di passione.

(Fabrizio Caramagna)

Puoi ascoltare il mio racconto qui: https://www.loquis.com/it/loquis/2845315/La+Villa+dalla+scala+rossa

Siamo nel Nord Italia, una zona che per anni è stata considerata parte di un grande distretto industriale molto famoso in tutto il mondo per la sua produzione. Ma negli ultimi anni qualcosa è cambiato e dall’inizio del millennio le aziende si sono dimezzate.

Il 27% è sparito negli ultimi dieci anni, portandosi insieme fallimenti, licenziamenti e crisi di tutto il territorio. Tante fabbriche, immobili e ville sono finite all’asta. Tante sono state abbandonate o messe in vendita, forse anche questa villa è una di quelle o forse nasconde qualche storia per cui i proprietari hanno deciso di tornare più qui tra queste stanze…

Quando siamo arrivati, attraversando il grosso parco che la protegge e circonda come un abbraccio, le porte del piano interrato erano spalancate. Il rumore delle foglie secche, ormai sparse ovunque sul pavimento, mosse da vento riecheggiava nelle stanze dove una volta sicuramente questo silenzio era riempito di risate e divertimento. Ci siamo trovati catapultati in una stanza degli svaghi con ping pong, calcetto, un tavolo per le partite a carte e una zona bar ben curata e poi salendo su siamo rimasti senza parole dalla meraviglia dello scalone in legno con il suo tappeto rosso, quasi un red carpet.

La Bellezza e la cura degli arredi rende la villa unica e meravigliosa, un piccolo gioiello sommerso dalla polvere e dai pezzi di intonaco che stanno crollando. I biglietti di Buon compleanno, le lettere d’amore di un marito a sua moglie, i quadri e le bambole rimaste lì ad aspettare ci lasciano sempre con l’amaro in bocca, perchè è assurdo che case come queste finiscano dimenticate in questo modo

I luoghi abbandonati nascondono tante sensazioni quando li esplori: solitudine, tristezza, rabbia ma sono sensazioni impalpabili sono come bolle di sapone difficile catturarle e mostrarle agli altri. Fotografare questi luoghi è sempre difficile, ma mi sono ripromessa nei prossimi mesi di cercare di catturare di più “l’anima” di questi posti oltre che la loro bellissima decadenza.

Chissà se ci riuscirò ma è una bella sfida per questo nuovo anno, chissà se riuscirò a trasmettervi con i miei scatti un po’ della passione con cui cerco ed esploro questi luoghi. Non tutte le fotografie sono capaci infatti di raccontare una storia e penetrare nel nostro intimo facendo leva sui nostri sentimenti fino a farci emozionare, non penso che tutti gli occhi che le guarderanno vedranno cosa vedo io quando le scatto ma se solo una persona soltanto riuscirà a intravvedere quelle sensazioni invisibili che nascondono sarò già contenta.

In fondo la nostra fotografia migliore quasi tutti dobbiamo ancora scattarla, vi lascio con questa meravigliosa poesia di Nazim Hikmet per farvi capire cosa vi sto dicendo:

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.

Se vuoi lasciare la tua opinione sulla sensazione che provi guardando le mie foto puoi farlo qui: Commenti e opinioni


L’hai letto il mio best of 2022 ??

2 commenti

  1. Maurizio

    Gent. ma Lorena, grazie per la forte emozione che ho provato nell’ascolto e nella visione delle foto della “Villa abbandonata”. Emozione mista a tristezza immaginando che in un futuro prossimo anche il mio palazzo potrà versare nelle medesime condizioni.

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