Un raggio di sole…
Un raggio di sole…

Un raggio di sole…

“Elle est retrouvée. Quoi ? – L’Eternité. C’est la mer allée. Avec le soleil”

(Arthur Rimbaud)

Una villa con radici antiche, che custodisce una bella storia che si intreccia a quella delle famiglie, che qui hanno avuto la loro dimora o trascorso la villeggiatura, ma che ora giace abbandonata nonostante la bellissima posizione verso il mare.

La storia della Villa ha origine monastica, probabilmente di epoca medievale. Nel 1700 è un oratorio, lo testimonia la lapide di marmo nell’atrio datata 1722. Diventa residenza di villeggiatura agli inizi del 1800, diviene proprietà dei Padri Domenicani di e nel 1827 di un famoso marchese e della sua consorte . Gli eredi la cederanno nel 1898 ad un commendatore da cui prenderà poi il nome attuale.

Il nuovo proprietario, armatore e industriale, ristruttura e trasforma radicalmente la Villa, ne amplia i volumi, inserisce il bow-window al piano terra con accesso diretto sul Parco e realizza il maestoso scalone dell’entrata a pianta circolare. E’ in questa occasione che la Villa viene dotata di impianti moderni come l’ascensore, i caloriferi e i servizi igienici, e che il Parco assume l’attuale conformazione con la creazione dell’ampio giardino all’inglese, la disposizione dei viali e della vasca decorativa e l’introduzione di palme, camelie e piante ornamentali. Le innovazioni riguardano anche la scelta dei materiali: per decorare le facciate sono utilizzati intonaco e pietra artificiale, all’epoca appena introdotti nel campo delle costruzioni. L’intervento progettato dall’architetto scelto dall’armatore viene completato nell’arco di cinque anni.

Il portale meridionale viene decorato con dei telamoni, non fotografo mai troppo gli esterni quindi purtroppo non li vedrete tra i miei scatti.

La storia recente è piuttosto travagliata: dal 1936 al 1963 diventa sede del liceo , poi passa di proprietà dell’asl e viene provvisoriamente sistemata come ospedale ortopedico prima e poi a laboratorio di analisi della XIII U.S.L., fino al totale abbandono degli ultimi anni. L’adeguamento della struttura a presidio sanitario ne compromette fortemente intere sezioni: strati di linoleum sui pavimenti antichi, pareti in cartongesso adagiate su graniglie policrome di pregio, deturpazione di soffitti e pareti decorati ad affresco, inserimento di impianti idraulici ed elettrici, scarsa manutenzione del Parco e delle facciate esterne la rovinano parecchio.

Gli ultimi proprietari hanno tentato un recupero con la conversione della villa in unità abitative di lusso ma purtroppo neanche questo progetto è andato a buon fine.

2 commenti

  1. Milena

    Veramente meravigliosa😍😍😍 non chiedo le coordinate (di solito sono molto fortunata nel trovarle da sola), ma solo una domanda sulla regione dove si trova: Liguria? Scusami, ho lavorato 13 anni nell’edilizia e sono curiosa sullo stile architettonico legato alla regione

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