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La Villa dello Stalliere
La Villa dello Stalliere

La Villa dello Stalliere

Mi piacciono i dettagli.
Lo zucchero a velo sulla torta, il basilico nel sugo, il bottone sul polsino…
Non sono l’essenziale, ma fanno la differenza.
(Fabrizio Caramagna)

LA CURA DEI DETTAGLI

Mi rendo conto che nei miei racconti fotografici sono imprecisa, soprattutto se mi confronto con Samuele Silva, con cui spesso fotografo questi luoghi.

Le sue foto sono perfette, lineari, ben esposte: non c’è il buio delle stanze, ma una valorizzazione dei colori, una cura minuziosa nel fotografare ogni angolo, dalle cementine al soffitto.

Io, invece, sono disordinata, mi soffermo troppo su dettagli come una sedia piena di roba, un crocifisso appeso accanto a uno straccio sopra la stufa a legna, dove proprio non dovrebbe esserci. Dimentico spesso di fare le foto d’insieme della stanza, ma ne scatto mille alla luce che filtra tra tende polverose e finestre.

Mi accorgo che sulla porta che collega la cucina alla stalla ci sono attaccate bellissime immagini di geishe,strano per una cascina spersa tra le campagne, ma magari mi perdo di vista il soffitto affrescato.

Forse cerco soprattutto l’atmosfera unica e particolare di un luogo, più che una documentazione esatta e precisa; cerco i ricordi nascosti, la polvere sottile, tutto ciò che rimane sospeso nell’aria e si imprime profondamente nel cuore dopo aver esplorato con attenzione uno spazio.

O forse sono semplicemente io, distratta e persa tra le nuvole leggere e vaganti dei miei pensieri più intimi e segreti.

Un’altra cascina particolare fotografata tanto tempo fa la puoi vedere qui.

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