VILLA FERRARI
VILLA FERRARI

VILLA FERRARI

Sai, il cuore umano a me dà l’impressione di un pozzo profondissimo.

Nessuno sa cosa ci sia laggiù.

Si può solo cercare di immaginarlo dalle cose che ogni tanto vengono a galla.

( I salici ciechi e la donna addormentata) – Haruki Murakami

Sono giorni strani, non sto più fotografato molto e mi manca il silenzio di questi luoghi decadenti, mi aiuta a pensare, a rimettere in ordine i pensieri. Essere lì in silenzio, quasi trattenendo il respiro alla ricerca della luce migliore e dell’inquadratura perfetta mi aiuta a riordinare le idee a mettere pace nella mia eterna inquietudine, quella di cui vi avevo parlato in Amor Fati

Quella penombra, il chiaroscuro delle stanze tra la luce che filtra dalle finestre, placa la mia anima. Mi pare quasi di ritrovarmi in mezzo a tutti quei ricordi, a quella polvere, al frastuono di quegli oggetti dimenticati che raccontano vite vissute. Mi aiuta ad estraniarmi da tutto, a perdermi in quelle storie e a ritrovarmi.

Perchè tutto quel caos mi ricorda che tutti i miei problemi a volte sono davvero futili, mi ritornano in testa le cose che sono davvero importanti e che mi circondano e che a volte ci dimentichiamo

Guardo i sorrisi sbiaditi nelle vecchie fotografie, i letti dove chissà quali amori sono passati, le stanze che hanno visto abbracci e pianti e tutto si riallinea nella mia testa e mi fa pensare a tutte quelle le cose che dovrei cercare davvero nella vita e tenermi stretta.

Anzi lo dovremmo fare tutti, rincorrere solo le cose davvero importanti e non lasciarle sommergere nel nostro cuore dalla polvere.

Non ho notizie della storia di questa dimora abbandonata, solo che è stata chiamata Villa Ferrari per una piccola macchinina rossa…

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