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Giochiamo?
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IL CENTRO SPORTIVO ABBANDONATO

I campioni sono quelli che vogliono lasciare il loro sport in condizioni migliori rispetto a quando hanno iniziato a praticarlo.

(Arthur Ashe)

Una storia iniziata tanti anni fa nel lontano 1922 quando un gruppo di dipendenti di una grande azienda piemontese fonda un’associazione come Centro Sportivo Ricreativo e Culturale.

Arrivano gli anni di un nuovo regime e per decisione delle autorità fasciste l’ente cambiò nome in DopolavoroXXX , ma appena finita la guerra con la caduta del regime nel 1945 riprende la denominazione originaria. Nel 1978 adottò la denominazione che ha ancora tutt’ora e inizia la sua grande avventura. Negli anni infatti il circolo è cresciuto tanto da vantare l’attribuzione della stella d’oro al merito sportivo della Coni e ha visto passare nei suoi campi e nelle sue piscine nomi importanti nello sport italiano.

Attualmente vanta due grossi centri sportivi più un terzo che però è in totale abbandono nella periferia di una cittadina piemontese.

All’inizio degli anni 2000, le iscrizioni erano diminuite e il centro fu chiuso e messo in vendita. Ma nessuno si è fatto avanti e così è rimasto qui ad aspettare

Era stato aperto negli anni 70 ad offrire ai dipendenti dello stabilimento vicino ed ai loro famigliari la possibilità di fare sport, aveva aperto le porte anche alla cittadinanza organizzando corsi di nuoto, attività fisiche di atletica e tornei di calcio.

Il tutto funzionò a meraviglia per più di trent’anni, fino a quando all’inizio del nuovo millennio la crisi economica inizia a farsi sentire, le iscrizioni ai vari corsi cominciano a diminuire fino a che la direzione generale ordina la chiusura del centro sportivo…

Forse avrebbe dovuto intervenire il comune perchè allora tutto poteva essere riconvertito e usato da tutta la comunità ora invece tutto è talmente in degrado che non vedo una grossa possibilità di recupero.

Così adesso un campo da tennis, una piscina, un bar, un campo da basket e un campo da calcio sono coperti di rovi, di scritte, graffiti e dimenticati

Peccato perchè ci è stato raccontato che era un bel punto di ritrovo per i giovani, che ora vengono qui solo per provare il brivido di varcare le soglie di un luogo abbandonato…

PS. Nella piscina non sono entrata, l’accesso è stato chiuso con delle grate, forse troppo tardi per evitare gli atti di vandalismo

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