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La chiesa della baronessa triste
La chiesa della baronessa triste

La chiesa della baronessa triste

Sono le persone più tristi quelle che fanno i sorrisi più belli… sono i sorrisi che cercano una speranza.
(Anonimo)

In questa piccola chiesetta settecentesca, incastonata in un antico borgo, si trova una bianca lapide di marmo, ormai corrosa dal tempo e dai passi di chi vi si è soffermato nel corso degli anni. Su di essa è inciso che qui giace la Baronessa “pallida e triste”.

La Baronessa morì all’età di soli 44 anni, nel pieno di un’estate assolata. Non si conosce con certezza la causa della sua morte: si diceva potesse essere stata una malattia oppure un crepacuore. Fu sepolta proprio in questo luogo, accanto alla chiesetta.

Si narra che la nobildonna provenisse da molto lontano e che fosse morta durante una villeggiatura nella sua enorme dimora che dominava il borgo. Poco si sa di lei, se non che viveva isolata nella sua solitudine e che, certamente, era pallida e triste.

Tutti si aspettavano che la Baronessa desse alla luce dei figli maschi, ma il suo matrimonio rimase sterile e la linea di quella famiglia nobile sembrava destinata a estinguersi con lei. Forse è per questo che era triste o forse non era quella la vita che desiderava, magari il suo cuore era stato infranto da qualcosa o qualcuno…

La tristezza è una delle emozioni più profonde e universali dell’essere umano. È quel senso di vuoto che si insinua quando perdiamo qualcosa di importante, quando i sogni si infrangono, quando le parole che aspettavamo non arrivano. È la malinconia che si prova in una giornata di pioggia o il nodo alla gola che stringe senza preavviso.

Ma la tristezza non è solo sofferenza: è anche introspezione, crescita e consapevolezza. È il momento in cui il cuore si prende una pausa per ascoltare sé stesso, per capire cosa conta davvero. A volte ci insegna che siamo più forti di quanto pensiamo, perché dalle lacrime nasce la resilienza, dalle delusioni si imparano nuove strade.

È un’emozione che merita di essere vissuta, non temuta. Perché come ogni stagione, passerà, e ci lascerà cambiati, forse più saggi, forse più profondi.

E ricordiamoci che a volte per superare alcuni momenti basta anche solo un abbraccio..

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