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Amo le “persone miniera”
quelle che mostrano il lato buio,
si lasciano scoprire piano piano
e dentro hanno diamanti purissimi.
(Fragmentarius)
Non penso davvero che questo posto sia mai stata la casa di un minatore, ma sicuramente chi ha scoperto questa piccola casetta abbandonata l’ha chiamata così proprio per via del colore nero intenso della cucina.
Il salotto aveva un’atmosfera molto particolare e suggestiva, ma devo ammettere che, dopo aver subito qualche anno fa una brutta operazione alle gambe, non mi prendo mai troppi rischi quando mi trovo in luoghi urbex. Quando ho notato un buco nel pavimento, ho deciso che era meglio non correre rischi inutili e mantenere la mia posizione sul bordo, evitando purtroppo di fare alcune fotografie che sicuramente Samuele , che era con me in quel momento, avrà scattato.
Lo so, può sembrare difficile pensare che io sia paurosa, considerando i posti che visito abitualmente, ma a volte, per chissà quale motivo, mi blocco e fatico a muovermi agilmente su questi pavimenti instabili e fragili.
Alla fine, sarà proprio una questione di carattere: è raro che prenda decisioni affrettate o faccia cose troppo pericolose o impulsive senza riflettere. Quindi non abbiate timore a pensarmi in questi luoghi, di sicuro farò sempre attenzione… forse fin troppa, come faccio di solito in tutto.
Questo luogo mi ha ricordato molto questa vecchia cascina: