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Palazzo oriente
Palazzo oriente

Palazzo oriente

Non puoi avere l’Oriente, senza avere l’Occidente. E non puoi avere la notte, senza avere il giorno. E non puoi avere l’estate, senza avere l’inverno. Dobbiamo accettare la vita nella sua totalità. Esiste un ritmo particolare, esiste una polarità.
(Osho)

Nei secoli, soprattutto dal XVII, in Europa si è sviluppato un forte interesse chiamato «orientalismo», che indica una grande curiosità per ciò che viene dall’Oriente. Gli studiosi occidentali hanno spesso copiato e descritto le culture orientali offrendo un punto di vista diverso e filtrato.

Ho letto che Edward Said (1935-2003), studioso palestinese-americano della Columbia University, ha scritto un libro chiamato Orientalismo. La sua idea principale è che il concetto di “Oriente” è stato creato dagli occidentali e che molti studi sull’Oriente servono a rafforzare l’identità europea. Questi studi giustificano il controllo europeo sui territori colonizzati. Said dice che l’Oriente è «uno dei più forti simboli del Diverso». Nel suo libro usa le parole “Diverso” e “Altro” con la maiuscola per mostrare i conflitti culturali che esistono da sempre, ma che spesso hanno visto una cultura prevalere sull’altra. Per gli occidentali, l’Occidente è moderno, civile, ricco, libero e aperto; l’Oriente invece è visto come tradizionale, arretrato, chiuso, povero e vecchio. In breve, l’Oriente è tutto ciò che l’Occidente non è, in modo negativo.

In conclusione, per Said l’orientalismo è un’identità culturale falsa che l’Occidente impone all’Oriente. Così si crea un’immagine distorta dell’Oriente, dove si cancellano le sue caratteristiche uniche.

Egli sostiene che gli europei hanno diviso il mondo in Oriente e Occidente, una distinzione però falsa e priva di fondamento, poiché basata esclusivamente sul loro punto di vista, creando una separazione netta tra “noi” e “loro”. All’inizio del secolo, gli europei si consideravano una razza superiore rispetto ai popoli dell’Est, giustificando così la colonizzazione. Dichiaravano che il loro obiettivo fosse civilizzare le popolazioni orientali, ritenute incivili, mentre in realtà sfruttavano questi territori come colonie. In questo processo, gli europei hanno generalizzato le caratteristiche dei popoli orientali, rappresentandoli nei loro studi, media e letteratura. Questo mix di mistero, fascino e timore verso terre sconosciute ma da dominare ha alimentato un interesse globale per l’Oriente, che si è manifestato anche nell’arte, nella letteratura e nell’architettura dell’epoca.

Alessandro Vanoli, nel suo libretto Andare per l’Italia Araba osserva l’orientalismo ottocentesco e scrive: “L’Italia non era né la Gran Bretagna né la Francia: il vento orientalista soffiava solo leggero in Italia. Mentre nell’Europa del XIX secolo gli edifici e i padiglioni “turchi”, “Moorsih” o “Moghul” fiorivano ovunque, in Italia questo era un fenomeno raro e privato. Ciononostante, il vento soffiava”

L’architettura orientalista in Italia, anche se rara e privata, non era limitata a una sola zona: dal Nord al Sud, ci sono esempi di edifici ispirati all’Oriente reale o immaginato in tutto il paese. Queste architetture sono diverse tra loro e probabilmente influenzate solo da fattori esterni. I tipi e gli stili variano molto; ogni edificio ha caratteristiche uniche, quindi non si può dire se un architetto abbia copiato un altro.

Tra i bellissimi esempi di architettura orientalista in Italia abbiamo Villa Crespi sul lago Maggiore o Rocchetta Mattei vicino a Bologna, ma anche un meraviglioso esempio di luogo ora abbandonato che ricorda l’Oriente in Toscana: il Castello di Sammezzano.

Ovviamente questo palazzo che abbiamo fotografato non ha niente a che vedere con quella meraviglia, ma alcune decorazioni, gli archi, i dipinti ci riportano in un mondo esotico e sicuramente molto distante dalla periferia della cittadine piemontese dove abbiamo scovato questo piccolo gioiello dimenticato.

In fondo, a volte bastano davvero pochi dettagli ben scelti e un pizzico di immaginazione vivida per riuscire a sognare di essere dall’altro capo del mondo, come se si fosse davvero in un luogo lontano e affascinante che solo la mente può raggiungere. e a voi non capita mai di sognare di essere altrove?

Un altro luogo che sapeva di Oriente:

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